Mio cugino sarebbe un ottimo Social Media Manager

L’altra sera passavo di fronte ad un bar. Nuovo, luccicante, posizione ottima. Ma vuoto.  Ci passo di frequente e spesso lo vedo così, deserto, anche nei fine settimana.

Un po’ come quel portale, tecnicamente perfetto, graficamente invidiabile ma che a pochi mesi dal lancio, senza la giusta campagna social e contenuti di qualità, vanta giusto le persone che ci finiscono per sbaglio. Pensandoci bene, il lavoro del barista è quello dell’intrattenitore, del compagno dopo la partita, dell’amico. Il barista non fa caffè, birre e aperitivi. A far quello son buoni tutti. Il vero barista crea relazioni. E si assicura il locale pieno.

Negli ultimi anni mio cugino prende in gestione tre locali e li porta all’apice del loro successo, da tristemente vuoti a pieni di gente. Via il gestore, il locale è finito. E si ricomincia.
Lui, che ha più padronanza con birre alla spina che con la Rete, ha creato una campagna senza adwords e social network. Scambia, comunica, lega, crea relazioni. Promuove il suo brand con spritz abbondanti e un amichevole saluto di circostanza. Controlla la sua real-reputation assicurandosi che “l’utente” ritorni, senza lasciare cookie in giro.

Ebbene, lui non lo sa ma mio cugino sarebbe un ottimo Social Media Manager.