Developers italiani e la nuova legione straniera

In visita da Shazam con Marco Cedaro

In visita da Shazam con Marco Cedaro

Opportunità
Mai come oggi gli sviluppatori software sono considerati la gallina dalle uova d’oro dai recruiters di mezzo mondo. In Europa il luogo in cui tutto ciò si amplifica è Londra.

Sarà banale, ma il chiodo fisso di questi giorni, dopo un breve viaggio nella capitale inglese grazie al quale ho avuto modo di tastare il terreno e parlare con alcuni tra i migliori professionisti italiani che si sono trasferiti a Londra, è il concetto di opportunità.

Disclaimer: non amo fare l’esterofilo a tutti i costi e qui riporterò solo dati oggettivi e testimonianze raccolte durante il nostro viaggio.
Al Pub con Giordano Scalzo

Al Pub con Giordano Scalzo

I racconti
Impressioni, storie quotidiane, episodi sul lavoro e spaccati di vita vissuta da coloro che abbiamo incontrato convergono tutti verso alcuni punti saldi:
  • mobilità professionale e meritocrazia (là il tuo manager potrebbe avere la tua età, se non essere più giovane di te)
  • gli italiani lavorano bene e mediamente meglio degli altri (spesso hanno una visione globale del progetto e riescono a affrontare  aspetti che esulano dalle loro competenze, forse grazie alla famosa arte dell’arrangiarsi)
  • gli italiani sono abituati a lavorare più degli altri (in termini di ore)
  • è comune il fatto di sentirsi ripagato equamente per le competenze che porti in azienda, e non solo economicamente (vedi il primo punto)
  • offerte, offerte, offerte e ancora offerte. Se sei un dev, hai il coltello dalla parte del manico.
Lavorare in un contesto che evidentemente non opprime chi genera valore e riesce a remunerare (bene!) e valorizzare la professionalità delle persone è ciò di cui tutti avremmo bisogno.

La scuola
Buoni i feedback da chi ha avuto a che fare con la ricerca della scuola per i figli: internazionali o inglesi, nella maggior parte dei casi quelle pubbliche garantiscono buoni standard di qualità, sia d’insegnamento che di attività extra scolastiche.
Per chi se le può permettere ci sono poi quelle private, bellissime, organizzatissime e costosissime.
Certo, non è tutto oro quel che luccica: nella migliore delle ipotesi dovrete girare per settimane a cercare e selezionare la scuola più adatta ai vostri figli, sempre che non vi vogliate affidare ad un’agenzia dedicata.
A casa di Cristiano Rastelli

A casa di Cristiano Rastelli

Gli stipendi
Senza scendere nei dettagli, dall’idea che mi son fatto un bravo sviluppatore (di qualsiasi cosa) può vendersi tranquillamente come contractor dai 350 Pound lordi al giorno in su (circa da 420 € in su, con un regime fiscale molto più accettabile) mentre un permanent mediamente va dai 45/50k Pound iniziali in poi.
Se hai già qualche anno di esperienza all’estero e ti vendi bene arrivi anche a cifre sensibilmente più alte. Molto dipende se ti vengono proposte quote societarie o altre formule simili e in che misura.
Spesso in queste realtà si può contare anche su un pacchetto di benefit che ti aiutano a vivere più serenamente.

Mito da sfatare
: il costo della vita. Non è vero che “prendi il triplo però spendi il triplo”.
Il vero punto dolente è la casa.  Gli standard non sono quelli a cui mediamente siamo abituati: ci si deve accontentare di meno spazio, in case un po’ “meno belle” e spendendo qualcosa in più.
Ovviamente dimenticatevi della macchina (e relativi costi): con un abbonamento ai mezzi pubblici non avrete più bisogno di altro. Il resto è in linea con i costi delle città italiane.

Conti alla mano, in una città Italiana (se magari hai anche famiglia) economicamente te la passi peggio.
Una birra con Nicholas Valbusa

Una birra con Nicholas Valbusa

Quindi, cosa avete da fare oggi?

Sia che vogliate fare un’esperienza da permanent o contractor (più o meno l’equivalente del nostri contratti a tempo in/determinato e freelance) prendete il vostro profilo Linkedin, scrivete che siete sviluppatori (oggi i trends pare siano iOS, Android e front end) e spostate la posizione a Londra. Se volete andare sul classico mettete Java o cose appetibili al mondo bancario.
State sicuri che passerete da una a due ore al giorno a rispondere a offerte di lavoro e a recruiters!

Ringrazio Paolo, compagno di viaggio e di avventure in WhyMCA, e  Giordano, Marco, Cristiano, Nicholas, Daniele, Alberto e Andrea per avermi direttamente e indirettamente dato un sacco di informazioni utili.

2013-11-15 21.23.36

Pizza Express in compagnia

Pizza Express in compagnia

Ps. Ho parlato di Londra solo perché ci sono appena stato, ma con le dovute proporzioni potremmo fare discorsi simili anche per città come Berlino, Dublino e altre realtà.

10 risposte a “Developers italiani e la nuova legione straniera

  1. Ok, dai, ho capito: prendiamo il biglietto per Berlino e andiamo a fare un altro reportage! 🙂
    Altro che hackathon! Il futuro è WhyMCAmeets! Prossime mete: Berlino, Dublino e Tel Aviv!

  2. Teo

    Sono uno sviluppatore frontend, lavoro nella sede italiana di una grossa multinazionale del web ma ho fatto colloqui per altre aziende ad Amsterdam, Berlino e Londra e posso confermare che nei team all’estero c’è davvero tanto da imparare e loro tengono particolarmente al fatto che tu sia soddisfatto (non solo economicamente) e che tu stia aumentando le tue skills; confermo inoltre che alcune figure vengono trattate con i guanti di pelle, ogni settimana ricevo offerte su offerte (la maggior parte via linkedin).
    Purtroppo facendo conti e contro conti è verissimo che con uno stipendio medio-alto lì si vive da ceto medio-basso, soprattutto a Londra, dal punto di vista di rapporto stipendio/qualità della vita è parecchio sconveniente rispetto all’Italia! Vivo vicino a Milano, e ho detto tutto…
    Io personalmente consiglio più Berlino e Amsterdam (non mi fa impazzire Dublino, quindi non mi sono interessato…).
    Cmq ottimo articolo!

  3. Lemontree

    Un po’ piu` di precisione sulle tasse (revenues, abitazione, servizi) e sui costi fissi (luce, gas, spesa, abbonamenti, affitti) ?

    • Non ho esperienza diretta (nel post raccontavo di esperienze di persone con cui ho parlato che vivono là) ma sulla tassazione posso dirti che mediamente il lavoro è poco, a differenza della persona fisica. Se hai un contratto da permanent, credo che sei intorno al 25/30%, ma poi dipende dalle detrazioni, figli a carico etc. Le bollette non sono più care che in Italia, anzi il sospetto è che a volte siano anche più economiche, dato che trovi delle offerte di affitto “all inclusive”, mentre da noi spesso c’è solo il riscaldamento centralizzato nel costo. Gli affitti sono la nota dolente. Se vivi a Milano però non ci vai molto lontano, credo sia un 20/30% in più al massimo. Per maggiori informazioni però dovresti parlare con qualcuno che vive là da tempo!

    • Per quanto riguarda le tasse da permanent puoi fare riferimento a http://www.thesalarycalculator.co.uk/

      Gli affitti vanno dai 1000 ai 2000, grosso modo, dipende dalla zona, dalle dimensioni etc; mediamente le finiture sono di più bassa qualità: i muri interni sono di cartongesso, i pavimenti sono quasi tutti ondulati, e non parliamo della moquette ovunque.
      A Milano tra mutuo, spese condominiali, bollette etc ero sui 1.5/mese; qua spendo sui 2K, per una casa leggermente più grande, con giardino in zona 2.
      I trasporti sono almeno il quadruplo: 120 contro 30 per un mensile in zona 1-2; però, se lavori in città, puoi decisamente fare a meno della macchina di proprietà e se ti serve saltuariamente, la puoi affittare.
      Il resto è, più o meno, allineato con Milano, forse un filo meno.
      Detto ciò, se sei in gamba e porti valore, qua hai buone prospettive di guadagnare decisamente bene: non esiste il concetto di raccomandazione, amici degli amici, inciuci vari etc.

  4. La cosa mi interessa parecchio. Io attualmente collaboro con la Commissione Europea, ho un profilo su Linkedin, ma non ricevo alcuna proposta. Sarà che ho 42 anni? Comunque, se avessi la richiesta andrei immediatamente in una qualsiasi città tra Londra, Berlino, Bruxelles Toronto ecc… il nostro mestiere in Italia è spesso e volentieri deprimente

    • Ciao Mattia, l’età non c’entra nulla. Ho visto il tuo profilo Linkedin. Un paio di consigli: valorizzalo un po’ meglio, metti in risalto le tue competenze. Ho visto che sei anche un dev iOS: fatti un portfolio di progetti, aumenta i contatti su Linkedin e iscriviti a i principali siti di recruiting. Buona fortuna!

Lascia un commento