Cosa ho imparato allo startup weekend di Brescia

Lo scorso weekend ho partecipato alla startup weekend di Brescia, un format internazionale oramai collaudato che riunisce per tre giorni sviluppatori, grafici, esperti di marketing, digital strategist e semplici appassionati di tecnologia. 54 ore, 30 idee, 10 progetti selezionati e poco più di un centinaio di partecipanti.
Il progetto che abbiamo presentato nasce dalle ceneri di un’idea di Paolo, Alfredo e del sottoscritto. Qualche settimana prima infatti avevamo partecipato all’hackathon dell’Over the Air durante il quale abbiamo avuto modo di convincerci della validità dell’idea. Una volta iscritti allo startup weekend ci è venuto praticamente naturale ripartire da lì e cercare di dargli una forma durante la tre giorni bresciana. Mobopoly, così si chiama, è un’applicazione mobile che ti permette di sfidare i tuoi amici dove e quando vuoi muovendoti per la città e acquistando luoghi pubblici, piazze e palazzi. Partendo dal concetto di proprietà di un luogo fisico nel mondo reale, abbiamo declinato in versione “mobile” i meccanismi di engagement dell’utente che le nuove tecnologie ci mettono a disposizione. Sono davvero contento e soddisfatto per i feedback ottenuti durante e dopo l’evento. La giuria, composta da industriali, dirigenti e rappresentanti di venture capital ha decretato vincitore della tre giorni l’idea di Basili.co, tipsTo.me, un servizio che permette di prendere decisioni in base ai pareri delle persone di cui ti fidi di più. Secondo e terzo posto rispettivamente per Mioquartiere.it e Peppertweet (dei mitici webdebresa guys).

Ma veniamo a noi: il gruppo di lavoro era composto da figure dal background eterogeneo ma provvidenzialmente complementari fra loro. Lo ammetto, la mia idea iniziale era di trasformarmi in un nerd per 54 ore di fila e scrivere codice fino a produrre una demo funzionante di tutto il gioco. Poi mi sono reso conto che non era l’approccio giusto. Nel corso di quelle due giornate ho capito quanto sia veramente importante e decisiva una buona analisi del mercato e dei competitors: le fonti, i numeri e i meccanismi e le cifre. Ho imparato su cosa basare un business plan e come tentare di “far quadrare” i conti grazie a Leonardo Amigoni, Pietro Atzeni e Marco Buzzo. Ho imparato che in una giornata si può produrre una quantità enorme di grafica -grafica di qualità- grazie ad Antonella Sinigaglia. Grazie a Bianca Ferrari, dalla quale ho imparato un sacco di cose su tematiche come il valore per l’utente, le modalità di user acquisition, di user growth e di user engagement.  Grazie a Paolo Bettoncelli per le idee sull’interfaccia, le mappe e le dinamiche di gioco.
Ma la cosa più importante è che sono certo che , se non fossimo stati lì, all’interno di un contest, a fare gruppo, lavorando assieme per lo stesso obiettivo, probabilmente avrei “assorbito” meno della metà di quanto ho imparato in quei tre giorni. Sono convinto che, in termini d’apprendimento, un’esperienza simile valga come un mese normale di lavoro.
Più di una persona ci ha chiesto se avremmo portato avanti il progetto. Noi ce la metteremo tutta, e se la congiunzione astrale Giove Saturno giocherà a nostro favore, magari fra qualche mese scriveremo un post dove annunciamo la beta del progetto.

Per chi volesse, ecco una serie di articoli sul Corriere della Sera (1 e 2), su Bresciaoggi e Giornale di Brescia.

Infine, un ringraziamento agli organizzatori (Talentgarden.it) e alla location che ha ospitato l’intero evento (Castello Malvezzi).
Complimenti a tutti!
Alla prossima!

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